Astenia, poliuria, polidipsia, calo ponderale, anoressia, nausea, vomito, dolore addominale. Insorgenza del coma E. È sempre importante non sottovalutare questo sintomo, tenendo presente come questo possa nascondere diverse patologie, internistiche e chirurgiche, talvolta di estrema gravità ed urgenza. Nella quasi totalità dei casi, il Medico di Continuità Assistenziale ha a che fare con situazioni acute; è quindi indispensabile riconoscere subito le condizioni morbose potenzialmente gravi e meritevoli di ricovero ospedaliero.
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Soltanto una ponderata esclusione di tali patologie potrà autorizzarvi a tranquillizzare il paziente ed a somministrargli antispastici o altri rimedi sintomatici. Dove si è irradiato successivamente? La risposta a queste domande è più attendibile se il paziente indica direttamente col dito le regioni interessate. La sensazione dolorosa è comparsa improvvisamente o in modo progressivo?
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Il dolore colico è provocato classicamente dallo spasmo di un viscere cavo colecisti, intestino, uretere, ecc. Il dolore è di tipo gravativo, trafittivo, puntorio, peristaltico, crampiforme? Attenzione: Negli anziani il dolore si manifesta con minore intensità e quasi mai è ben descritto. Il paziente ricorda di aver sofferto in passato di episodi analoghi o si tratta di un quadro clinico completamente nuovo?
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Ha avuto rapporto con la defecazione e la minzione? È presente o è preesistita febbre, ed eventualmente con quali caratteristiche di insorgenza improvvisa, con brivido scuotente, subdola e di durata intermittente, remittente, continua? Se si tratta di una paziente in età fertile: in quale fase del ciclo mestruale si trova?
Passate poi ad una palpazione superficiale iniziando possibilmente dai quadranti addominali lontani dalle zone più dolenti, avvicinandovi successivamente, per gradi, ai punti dove il dolore è più forte. Ricordate che questa è una reazione di difesa, dapprima apprezzabile solo alla palpazione profonda ed è quasi sempre localizzata. In particolare negli anziani talvolta il dolore non si manifesta con la stessa intensità del giovane e quasi mai è ben descritto.
In questo paragrafo si vuole dare un orientamento generale nella diagnosi differenziale del vomito e si rimanda alla definizione delle singole patologie agli specifici paragrafi. È, inoltre, importante conoscere la terapia che il paziente assume per escludere un vomito provocato da farmaci potenzialmente emetizzanti digitale, aminofillina, ecc.
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In questi casi dovrete decidere, secondo le condizioni oggettive del paziente, come comportarvi: se si sospetta una occlusione intestinale, una grave patologia metabolica, una intossicazione o ci sono segni di severa disidratazione è necessario ricoverare il paziente, mentre se queste evenienze sono escluse, con ragionevole sicurezza, si possono somministrare farmaci antiemetici come: 1.
Metoclopramide Plasil 1 f i. Plasil controindicato per bambini con meno di 16 anni.
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Attenzione: Non è superfluo ricordare che la somministrazione di farmaci per os, ad un paziente che vomita, non ha molto senso. Ricordate in caso di contatto con tossici agricoli, industriali o veleno per topi è consigliabile inviare ai Colleghi la confezione originale del prodotto. Segni di allarme per una grave disidratazione sono: fontanella depressa, occhi alonati, prolabi secchi o screpolati; e, nei casi più gravi, tachicardia sproporzionata rispetto alla febbre, sopore o talora agitazione psicomotoria. Trattenete a domicilio gli altri pazienti, purché accertiate la presenza di una valida assistenza: cardine della terapia è evitare la disidratazione.
Sarà opportuno ridurre la tendenza al vomito per mezzo di: Domperidone ad es. Quindi al bambino potranno essere offerti cibi solidi accordando la preferenza a quelli ricchi di zuccheri ed atti ad assorbire i succhi gastrici pane e marmellata, biscotti o fette biscottate, patata lessa , ed evitando quelli ricchi di grassi. Se la diarrea è presente anche durante la notte, è solitamente, segno di una patologia organica. La presenza di febbre, mialgie e sintomi respiratori depone spesso per una virosi. Quando, associate alla diarrea, ci sono dolorabilità addominale e resistenza localizzata, con segni di peritonismo o con notevole distensione addominale, si sospetta un addome acuto colite ischemica, diverticolite, megacolon tossico.
Gastroenterologia 63 La coesistenza di diarrea, dolore addominale crampiforme, addome trattabile faranno propendere per una enterocolite ed a questo punto la cosa più consigliabile sarebbe quella di non dare alcuna terapia e di far bere abbondanti liquidi the, acqua e limone, spremute di agrumi, ecc. Solo nel caso in cui la sintomatologia crei gravi problemi logistici al malato e si possa ragionevolmente escludere una eziologia riferibile a vibrio cholerae, salmonella, ecc.
Se sulla diarrea prevalgono gli spasmi colici sarà opportuno somministrare antispastici, ad es. La terapia di varie forme di diarrea acuta come ad es. Lactobacillus rhamnosus GG, Kaleidon cps o bustine al giorno. Dati anamnestici di rilievo sono: il numero e i caratteri delle scariche, la presenza di vomito, il dolore addominale e la febbre.
Il pericolo di disidratazione è tanto più imminente quanto più piccolo è il paziente, quando si hanno scariche numerose, quando è presente anche il vomito. Prenderete inoltre la decisione di ricoverare il bambino non soltanto in considerazione della obiettività, ma anche in base alle capacità di collaborazione di chi lo assiste. È opportuno, pertanto, attuare una dieta idrica per ore, con esclusione del latte, fornendo al bambino bevande adeguatamente ricche di zucchero e sali come spremute, brodo vegetale, ecc.
Nel lattante, a domicilio, una dieta idrica protratta non è in genere attuabile ed è sconsigliabile far ricorso a spremute, potenzialmente allergizzanti. Il sintomo più comune è la diarrea cronica, generalmente associata a steatorrea; di conseguenza, il paziente con sindrome da malassorbimento presenterà spesso feci voluminose, giallastre, maleodoranti, in quantità superiore a g al giorno; sono in genere presenti malnutrizione e dimagrimento. Sul piano operativo: Gastroenterologia 65 1.
Valutate parametri vitali ed emodinamici 2. Incannulate una vena e infondete Fisiologica, oppure, se disponibile plasma-expander Emagel. Preavvisate telefonicamente i Colleghi del Pronto Soccorso più vicino. Pertanto: 4. Praticate, se disponibile, Terlipressina Glipressina f da 0,5 mg 4 f pari a 2 mg e. Controllate la P. Sucralfato Sucramal 1 bust da 1 gr. Ranitidina Ranidil compresse effervescenti, 1 cpr da mg ogni 12 ore. Attenzione: di fronte ad un quadro clinico di occlusione intestinale, specie nel soggetto anziano ed allettato, bisogna considerare la possibilità di un fecaloma o di una ritenzione urinaria acuta con globo vescicale.
Betametasone Bentelan f 4 mg f.
Complicanze neurologiche delle malattie internistiche
Trattandosi di una reale emergenza medica, talora fatale, il paziente con sospetta pancreatite acuta deve essere immediatamente ospedalizzato. Non essendo, ovviamente, un quadro gestibile in Continuità Assistenziale, nel caso di un sospetto diagnostico fondato il paziente va inviato presso consulenza specialistica. Peritonismo Colecistite acuta diagnosi diff. Eventualmente, colecisti palpabile per idrope. Dolore in ipocondrio destro con irradiazione posteriore ed alla spalla.
Non peritonismo. Dolore vago periombelicale che poi aumenta e si localizza in fossa iliaca destra. Alvo chiuso, a volte diarrea. Dolore in fossa iliaca destra o sinistra. Scarso peritonismo nella stessa regione. Peritonismo negli stessi quadranti. Anamnesi mestruale positiva. Gravidanza extrauterina Dolore improvviso trafittivo in epigastrio-ipocondrio destro. Massa addominale pulsante.
Scomparsa dei polsi periferici. Scarso peritonismo. A volte, vomito e diarrea sanguigna. Dolore crampiforme intermittente in meso-ipogastrio o diffuso. Alvo chiuso a feci e gas. Enterocolite Dolore crampiforme in meso-ipogastrio o diffuso. Dolore in fossa iliaca sinistra. Peritonismo nella stessa regione. Nel caso di gavoccioli venosi ulcerati e sanguinanti, tamponate con una garza arrotolata e consigliate una visita chirurgica urgente. Bisogna innanzitutto, nella donna in età fertile, capire se è gravida o meno, in quanto le cause del sanguinamento e del dolore e le relative terapie sono differenti nei due casi.
Dovete sempre ospedalizzare nel caso di perdite ematiche di notevole entità e di sospetta endometrite post-abortiva. Richiedete una visita specialistica urgente e un emocromo urgente in tutti gli altri casi. Prescrivete inoltre il riposo assoluto a letto. Sebbene gli estrogeni siano dei potenti antiemorragici, il loro uso va riservato ad ambienti specialistici tranne il caso di emergenze assolute. Consigliate, inoltre, sempre una visita specialistica.
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Quindi: dovete sempre ospedalizzare rapidamente. Tenendo presente questo concetto, ricoverate la donna in ogni caso, anche solo di sospetto. Quando il sanguinamento è eccessivo ed è impossibile un immediato ricovero, consigliate riposo assoluto a letto la paziente non deve alzarsi nemmeno per andare in bagno e, in attesa del ricovero che deve comunque avvenire, somministrate, qualora si tratti del primo trimestre: Progesterone puro Prontogest 1 f i. Attenzione: in donna gravida o da considerare tale con sanguinamento vaginale, non somministrate Methergin o altri uterotonici.
Attenzione anche alla somministrazione di antispastici che potrebbero favorire la dilatazione della cervice uterina ed aumentare il rischio di espulsione del prodotto del concepimento. Anche in questo caso bisogna infatti capire, nella donna in età fertile, se è gravida o meno. Nella gravidanza ectopica con rottura della tuba, invece, il dolore è lancinante, localizzato ad uno dei quadranti inferiori, con sviluppo di un quadro di addome acuto ed eventuale irradiazione del dolore alla spalla omolaterale. Nelle malattie infiammatorie pelviche PID il dolore è generalmente in sede addominale bassa, bilaterale, continuo e non è localizzato, se non si verifica la rottura di un ascesso tubo-ovarico con versamento peritoneale del suo contenuto.
È bene sottolineare che nausea, vomito e diarrea sono sintomi tardivi nelle PID, da mettere in rapporto con la diffusione peritonitica del processo. Tali sintomi gastroenterici risultano invece precoci in caso di appendicite. La localizzazione bassa, bilaterale della dolorabilità, ben apprezzabile alla pressione, proprio sopra i legamenti inguinali, depone per una malattia infiammatoria pelvica. Una rapida ospedalizzazione è sempre necessaria nel caso di presenza di massa pelvica dolente. Attenzione a non fare diagnosi di massa pelvica dolente in donna con globo vescicale da ritenzione di urina.
Il dolore trafittivo è localizzato in sede ovarica e si accentua alla palpazione in assenza di vero peritonismo. È importante che in donne fertili, teniate presente anche questa eventualità, soprattutto per evitare ricoveri impropri visto che in genere il quadro sintomatologico si risolve spontaneamente in breve tempo. Il quadro sintomatologico non si risolve spontaneamente, ma evolve verso un quadro di addome acuto.